Airpower 2019

Dopo una pausa di 3 anni, il 6 e 7 settembre a Zeltweg si è tenuto l’Airpower 2019, uno degli airshow più importanti d’Europa. Questa edizione è stata un “pasto completo”, rappresentando tutte le epoche dell’aviazione.

Le foto in volo sono state fatte il venerdì sotto un cielo coperto e in alcuni momenti una lieve pioggia, mentre ho deciso di lasciare il sabato per visitare con calma la mostra statica, viste le previsioni ancora peggiori (scelta che si è rivelata poi azzeccata, dato che molte esibizioni del sabato sono state annullate per forti piogge).

Il primo a partire è stato un Bo 105 della Red Bull dotato di telecamera, che ha svolazzato instancabilmente tutto il giorno (a parte ovviamente qualche pausa rifornimento) per le riprese dall’alto.

L’airshow è stato aperto da un breve volo vincolato di una mongolfiera dedicata allo Stato austriaco in cui si è tenuto l’airshow, la Stiria, “il cuore verde dell’Austria” come dice la scritta.

La “wake-up call” è stata data da una formazione che rappresentava i due più importanti partecipanti e organizzatori dell’airshow: Red Bull e la Österreichische Luftstreitkräfte, l’aeronautica militare austriaca. L’aeroporto è stato infatti sorvolato dal DC-6 “ammiraglia” della Red Bull e 2 Typhoon austriaci.

L’azienda aeronautica austriaca Diamond ha mostrato una formazione di 2 bimotori DA-42 (di cui uno in versione da osservazione), un bimotore DA-62 e un aereo da addestramento turboelica Dart 550, parte di una nuova linea dell’azienda destinata ad inserirsi nel segmento degli aerei da addestramento della classe del Pilatus PC-21.

Si sono poi alzati in volo una serie di aerei della Red Bull.
Cessna 337 Skymaster, aereo bimotore con una particolare configurazione push-pull per evitare spinta asimmetrica in caso di avaria ad un motore.

Sukhoi Su-29

Extra 300

Stearman

Fairchild PT-19, aereo da addestramento basico statunitense degli Anni ’40.

“Bush plane” Aviat Husky

Zeus, l’F-16 solista greco

Sfilata di elicotteri
Bell 47 rimotorizzato con turboalbero (originariamente aveva un motore a pistoni a 6 cilindri boxer)

Robinson R44

Bell OH-58 Kiowa, unico esemplare in forza all’Aeronautica Austriaca ad avere questa livrea mimetica

Alouette III

L’unico esemplare rimasto in condizioni di volo del Bristol Sycamore, primo elicottero sviluppato in Gran Bretagna

AB.212

Mil Mi-17 “Hip” dell’Aeronautica Slovacca

NH-90 dell’Esercito Tedesco

Bo 105

Sikorsky Black Hawk

Breitling Jet Team su L-39 Albatros

Gripen ungherese

Esibizione degli aerei da addestramento dell’Aeronautica Austriaca
Pilatus PC-7

Diamond DA-40, entrati in servizio l’anno scorso

SAAB 105 (tra cui 2 esemplari con livrea Tiger Meet)

In maniera piuttosto appropriata, gli altoparlanti trasmettevano “Eye of the Tiger” durante questo passaggio.

Pattuglia acrobatica croata Krila Oluje/Wings of Storm su Pilatus PC-9

Sukhoi Su-22 “Fitter” polacco, riverniciato nella nuova livrea grigia che ha preso il posto della precedente mimetica dell’era sovietica

Quest’anno l’evento tattico è stato meno “movimentato” rispetto all’edizione 2016 (dove si è simulato il salvataggio di civili in pericolo in zona di guerra).
Si è aperto col “coltellino svizzero volante” Pilatus PC-6, che tra i mille ruoli che può svolgere ha anche l’antincendio.

Recuperi al verricello con Alouette III (non chiedetemi cosa stia recuperando nella prima foto, ho un po’ di problemi a capire il tedesco :p )

Inserzione con “canapone” fast-rope da AB.212

Sbarco di truppe da un Black Hawk

Trasporto di veicoli al gancio baricentrico con NH-90 tedeschi

Il tutto sotto la “protezione” degli OH-58, alcuni armati di minigun, altri con un tiratore scelto a bordo

Decollo con traino doppio per gli alianti L-13 Blanik del Blanix Team

Esibizione della “tripletta acrobatica Red Bull”, con tute alari, aereo ed elicottero acrobatico
Le tute alari sono state portate in volo da un PC-6

L’aereo acrobatico era lo Zivko Edge 540 di Dario Costa, unico italiano a partecipare (e vincere un’edizione) alla Red Bull Air Race

L’elicottero acrobatico era il Bo 105, che prima di esibirsi ha lanciato un BASE jumper. La parte più impressionante è stata la siberiana tra aereo ed elicottero… ed è stato l’elicottero a girare attorno all’aereo!

Patrouille Suisse con F-5 Tiger

F-18 Hornet svizzero con coda speciale

Simulazione di intercettazione del Falcon 900 della Red Bull da parte di una coppia di Typhoon

Uno dei 2 Typhoon (che ha successivamente simulato un dogfight con l’altro Typhoon, e si è poi esibito solista) aveva una coda speciale svelata giusto prima dell’airshow, ed è il primo Typhoon special color austriaco

Rievocazione dei dogfight della Guerra di Corea tra un Aero CS-102 (versione costruita su licenza nell’allora Cecoslovacchia del MiG-15UTI “Midget”, versione biposto da addestramento del MiG-15 “Fagot”)…

…e un North American F-86 Sabre.

Rievocazione dei dogfight della Prima Guerra Mondiale tra la replica di un Fokker Dr.I, una volta tanto in una livrea diversa da quella solita del Barone Rosso…

…e la replica di un aereo da addestramento svedese degli Anni ’20 FVM O1 Tummelisa. Entrambe le repliche sono state costruite dallo svedese Mikael Carlson.

Rievocazione dei dogfight della Seconda Guerra Mondiale, con l’F4U Corsair della Red Bull…

…e uno Spitfire. Era previsto ci fosse anche una replica di un Focke-Wulf FW.190, ma non ha volato.

“Nonni, mi raccontate ancora di quella volta che avete affrontato quei Messerschmitt e quegli Zero?”

Super Puma svizzero. “Guarda mamma, senza mani!”

Frecce Tricolori

Formazione Flying Bulls con B-25 Mitchell, Alpha Jet, F4U Corsair e P-38 Lightning

T-28 Trojan

Mil Mi-24V “Hind” ceco

Dark Falcon, F-16 solista belga pilotato da “Vador”, nickname appropriato per un pilota che di cognome fa Darte!

Patrulla Aguila con CASA C.101

SAAB Draken dello Swedish Air Force Historical Flight

A chuidere 9 ore ininterrotte di airshow, lo Czech Flying Bulls Aerobatic Team con 4 XtremeAir XA-42

I più attenti avranno notato che all’inizio ho scritto che erano rappresentate “tutte le epoche dell’aviazione”, mentre in volo non c’erano aerei di 5a generazione.
Effettivamente non ha volato, ma a rappresentare i mezzi più moderni c’era in statica un F-35 del nostro 32° Stormo:

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